Come sapere se una mascherina FFP2 è in regola

di | 6 Marzo 2021

Purtroppo c’è il rischio che alcune mascherine FFP2 non siano certificate, quindi non a norma, ecco come fare per sapere le le nostre mascherine rispettano la normativa, con un sito dell’UE

Per evitare di acquistare una mascherina contraffatta, o comunque non certificata, è sempre meglio rivolgersi a farmacie o negozi di fiducia, oppure verificare la bontà delle mascherine attraverso il controllo del marchio CE dell’Unione Europea (anch’esso falsificabile purtroppo).

Comunque sappiate che potrete verificare sulle mascherine e sui DPI in genere, la presenza di un codice di 4 cifre che può essere controllato su un sito dell’UE per verificare qual è l’azienda che ha rilasciato il nulla osta alla commercializzazione delle mascherine.

Recentemente avrete sicuramente letto di notizie allarmanti sulla diffusione di mascherine FFP2 non a norma sul territorio nazionale. Ricordiamo una volta di più, che le mascherine, e i dispositivi di protezione individuale, sono, se correttamente utilizzati, le protezioni più efficaci a disposizione per contenere la pandemia da Codiv 19, pertanto, poterne verificare l’autenticità è vitale.

L’allarme è stato diramato anche degli esperti del settore e dai virologi, e dagli stessi enti che sono deputati a certificare le mascherine; i consumatori hanno l’arduo compito di ridurre il più possibile la possibilità di acquistare prodotti contraffatti: i consigli in tal senso sono l’acquisto presso farmacie o supermercati di fiducia, e la verifica della validità delle mascherine attraverso la verifica del marchio CE dell’Unione Europea che li certifichi come a norma.

Il consumatore potrà verificare sui prodotti a marchio CE la presenza di un codice di 4 cifre che può essere digitato su un sito dell’UE per verificare qual è l’azienda che ha rilasciato il permesso alla commercializzazione.

Il sito dell’UE per sapere se le mascherine sono certificate e a norma

Il mezzo che hanno i consumatori per verificare la regolarità delle mascherine è un specie di motore di ricerca che si collega con il New Approach Notified and Designated Organisations, ossia un’enorme banca dati che immagazzina le informazioni di tutte le aziende e gli enti autorizzati a rilasciare certificazioni per i prodotti da commercializzare nel territorio europeo.

La banca dati è raggiungibile a questo indirizzo, ma strutturata come una lista lunghissima non sembra molto utile al consumatore medio che vuole solo risposte dirette sulle mascherine che ha acquistato. Sfruttando il motore di ricerca potrete invece collegare la vostra mascherina con l’ente che l’ha certificato, sfruttando appunto il codice a 4 cifre che è stato stampato dopo il logo CE sulla mascherina.

Come si usa il sito dell’UE per sapere chi ha certificato le mascherine

Il codice di 4 cifre che trovate sulla mascherina va digitato nella prima casella di testo, o nella sezione All legislation e accanto alla voce Keyword on notified body number. Digitate le cifre, premete il tasto invio o il pulsante search e verrete indirizzati alla pagina con il link dell’ente che ha rilasciato la certificazione.

Cliccateci sopra e aprirete la relativa scheda: seguite il collegamento e verificare innanzitutto che tra i dispositivi che l’ente è autorizzato a certificare ci siano anche i Personal protective equipment; di fianco a quella voce si trova un ulteriore documento che si può consultare come pagina internet o come PDF, e che alla voce Products deve riportare tassativamente la dicitura Equipment providing respiratory system protection. Se il codice di 4 cifre non porta a nessun ente di certificazione, fate attenzione perché la mascherina potrebbe non essere stato soggetto a questo tipo di controlli di legge.

Le eccezioni alla regola della certificazione delle mascherina

Purtroppo lo stato di emergenza della prima ondata della pandemia da Covid 19 ha reso legale produrre e commercializzare mascherine, e altri dispositivi di protezione individuale, senza rispettare la normativa europea nel solo ambito sanitario, ecco perché alcune mascherine in circolazione possono essere senza la citata certificazione; gli standard tecnici di fabbricazione di questi articoli devono comunque essere rispettati e i relativi documenti devono essere inviati all’Inail che ne autorizza la messa in vendita. Purtroppo è alquanto probabile che prodotti contraffatti vengano comunque  venduti con certificazione falsificata e risalente a un vero ente che però non li ha certificati per davvero.

Abbiamo visto come controllare che le mascherine FFP2 siano a norma e facciano il loro lavoro.

 

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