Virus letale : Il 9 luglio il giorno l’apocalisse del Web?

di | 8 Luglio 2012

L’Fbi sospenderà i server sostitutivi per utenti che risultino infettati dal virus Dns Charger. E chi non lo ha cancellato rischia di restare senza la possibilità di accedere al WEB.

Passiamo alle istruzioni su come ripulire il computer, eventualmente infetto.

La data da temere è lunedì 9 luglio. Quello che i pessimisti hanno rinominato «il giorno del giudizio Web», più conosciuto in inglese come doomsday. Il motivo di tanto panico? Moltissimi computer, anche italiani, potrebbero restare, per lungo tempo, offline. Il 9 luglio, infatti, l’Fbi chiuderà i server utilizzati per reindirizzare il traffico degli utenti infettati dal malware Dns Charger, diffuso nel 2007 e che ha contagiato 4 milioni di computer nel mondo.

UN VIRUS CHE VIENE DAL FREDDO -La storia di questo virus pare essere in procinto finire. Dopo aver annunciato in novembre l’arresto dei sette responsabili della sua diffusione, beccati in Russia e poi estradati negli Usa, l’Fbi sembrava avesse risolto il problema sostituendo i server controllati dai cyber criminali. Il Dns Charger infatti converte i nomi dei siti web in indirizzi IP e viceversa (una specie di rubrica telefonica per facilitare la navigazione), interferendo con il sistema Dns, e dirottando il traffico verso siti illegali e manipolati per truffare gli utenti, e rubare loro i dati per accesso ad Home Banking e carte di credito. Quindi, per far sì che gli utenti infettati dal virus potessero continuare a navigare senza problemi dopo il sequestro dei server manomessi, l’Fbi aveva reindirizzato il loro traffico Internet su alcuni server bonificati ed attendibili . Adesso però questi server saranno spenti e chi nel frattempo non ha provveduto ad eliminare il virus dal suo computer rischia di restare senza connessione. Secondo l’Afp all’inizio di giugno erano ancora più di trecentomila, la maggior parte negli Stati Uniti, ma sicuramente anche in Italia, Germania, India, Gran Bretagna, Canada, Francia e Australia, a non aver ancora “ripulito” il computer. Per verificare lo stato di buona salute del vostro computer è sufficiente cliccare su DNSChanger Working Group. Se siete infettati, il sito mette anche a disposizione delle utility gratuite per risolvere il problema: backup di tutto prima, e poi scansione antivirus, anche multipla.

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