Telegram: l’alternativa (multipiattaforma) a Whatsapp

di | 21 Febbraio 2014

Oramai il mondo della messaggistica su mobile è stracolma di prodotti, ma non ne abbiamo mai abbastanza: quindi valutiamo pure l’ultimo arrivato, Telegram.

Telegram: l’alternativa (multipiattaforma) a Whatsapp

telegram-android iphone

Telegram si mostra pieno di aspettative, fregiandosi dell’opensource e deciso a scalzare WhatsApp. Avversario non scelto a caso, ovviamente: WhatsApp è, come tutti sanno, l’app di messaggistica che per eccellenza rappresenta il trionfo dell’Instant Messaging sugli smartphone. Gli sviluppatori vogliono dare agli utenti un’app che, ricalcando WhatsApp anche nelle linee guida dell’interfaccia (quasi identica), non abbia i limiti che invece ha il suo rivale più famoso.
I vantaggi di Telegram
Come vi accennavo, Telegram conserva le principali caratteristiche di WhatsApp come lo sono i messaggi di gruppo e invio di foto e video, introducendo invece le seguenti caratteristiche che successivamente analizzeremo nel dettaglio:

• Registrazione dei messaggi su cloud [tranne Secret Chat]

• Secret Chat con autodistruzione

Completamente gratis, senza pubblicità

• È OpenSource

• Rapidità d’invio messaggi

• Invio di qualunque file di qualunque dimensione

• Gruppi fino a 200 persone!

Multiclient

Grande svantaggio di WhatsApp è che nessuna conversazione resta registrata da alcuna parte nei server del servizio: è sicuramente un punto di forza per la privacy, ma di certo in caso di reset della memoria interna del proprio smartphone o tablet, o cambio di device mobile, non fa piacere perdere le infinite conversazioni con i nostri amici (a meno, ovviamente, di non effettuare un backup della cartella dei dati).
Con Telegram abbiamo una sincronizzazione online delle chat, così da poterle rendere disponibili per ogni device usato. Questa funzione ha, ovviamente, vantaggi e svantaggi: da un lato la praticità, dall’altro la possibilità che le chat vengano analizzate e/o vendute per fini di marketing. Insomma, in questo caso dovremo fidarci della serietà degli sviluppatori, che garantiscono una totale riservatezza e sicurezza per i nostri dati.
Ma se non siete convinti potrete, come dichiara in anticipo il nome della feature, avviare con una proprio contatto delle chat private, che non vengono sincronizzate online e che, se impostato, si autodistruggono al termine di un conto alla rovescia selezionato da noi stessi.
Rispetto a WhatsApp è completamente gratuito (quindi nessun costo di abbonamento!) ed esente da pubblicità, quindi potremo consultare i sorgenti o modificare, se ne siamo capaci, direttamente l’app come meglio crediamo. Tramite delle API inoltre, potremo sviluppare la nostra applicazione personalizzata, basata sul protocollo ideato dal team; se qualcuno volesse, dunque, potrebbe aumentare la disponibilità alle altre piattaforme.
Altra chicca da evidenziare, è la possibilità di inviare non solo foto, video o audio, ma qualsiasi tipo file, che sia un .PDF, o un .apk, insomma, tutto quello che desideriamo inviare. Abbiamo un solo piccolo limite: il file non può essere più grande di 1 GB

Telegram è multiclient: il nostro account Whatsapp, oltre ad essere vincolato al numero lo è anche al dispositivo che sia sta usando. Telegram invece no: potremo utilizzarlo nello stesso momento sul telefono, sul tablet e sul client desktop, se lo vogliamo. Per questo sono state sviluppate delle API apposite.

Un altro incredibile punto a favore per Telegram: lo troviamo installabile non solo su Android e iOS, ma anche su Windows e Windows Phone, Mac OSX, Linux e, leggete bene, anche una versione raggiungibile dal Web, annullando così alcuna dipendenza dalla piattaforma specifica.

Per il momento, le uniche “ufficiali” sono le versioni per Android e iOS, le altre sono build di terze parti al momento.

Per Android esistono 2 app, una ufficiale e l’altra, la versione S.

Più in basso troverete link per le varie versioni, e le informazioni dovute in merito.

Troverete tutto molto simile a WhatsApp, per cui ambientarvi non sarà affatto difficile: i contatti che sfruttano Telegram saranno trovati in automatico e vi viene segnalato con una notifica se un vostro contatto si registra a questo servizio.
Le famose Secret Chat le possiamo iniziare selezionando New Secret Chat dal menu, o dalla pagina delle info di un nostro contatto  (in una conversazione normale già aperta tappate sulla foto profilo).
Le Secret Chat vengono tenute separate dalle chat normali già esistenti e da altre chat segrete anche se della stessa persona. Si imposta il timer alla conversazione accedendo al menù tappando sulla foto profilo del nostro contatto.

Gli svantaggi di Telegram

Riguardo alla versione mobile, ho scoperto alcuni problemi, fra i quali:

• Notifiche: non sono cumulative, praticamente compare solo l’ultimo messaggio inviatoci nel Notification Drawer: le notifiche della controparte invece sono visualizzabili, ovviamente entro un certo limite di messaggi, pure se provenienti da chat differenti.
Delle volte le notifiche non arrivano, a meno di non tenere il processo aperto in background o di averlo aperto almeno una volta dopo l’avvio del dispositivo.

• Non possiamo registrare ed inviare una nota vocale, come facciamo abitualmente con WhatsApp: dobbiamo invece registrare l’audio con un programma esterno, per poi inviare il file.

• Non possiamo creare shortcuts dei contatti nella home.

• Per il momento non è localizzato in Italiano, e le lingue attualmente supportate si limitano all’Inglese, Tedesco e Spagnolo.

Installazione

Per installare Telegram, basta scaricare l’app dai relativi store:
DOWNLOAD | Telegram per Android
DOWNLOAD | Telegram per iOS
LINK | Elenco apps Windows Phone

Se si vuole provare anche la S-edition per Android, eccovi qui il link:

DOWNLOAD | Telegram S-Edition per Android

Per la registrazione, sarà mandato il solito messaggio di autenticazione al numero scelto al primo avvio.
V’è la possibilità di inserire nome personale o nickname, foto profilo ed immettere uno stato, proprio come accade con Whatsapp.


Noi di Onwebinfo
 riteniamo questo client decisamente più innovativo di Whatsapp (che è rimasto poco aggiornato nel tempo, aggiungendo poche funzioni “innovative”) e soprattutto perché è un prodotto OpenSource e la sicurezza viene garantita.

 

Un pensiero su “Telegram: l’alternativa (multipiattaforma) a Whatsapp

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