PostePay: la truffa su SMS e WhatsApp

di | 23 Marzo 2018

I truffatori tornano alla carica, ancora phishing avente ad oggetto la PostePay, la carta di credito ricaricabile di Poste italiane e tentano di convincere i malcapitati a inviagli il numero di PostePay tramite e-mail

Il phishing, se lo conosci lo eviti, in questa truffa l’obiettivo è quello di ottenere il numero di PostePay o del conto corrente online di un malcapitato utente. Le tecniche messe in atto per riuscire nel loro scopo sono sempre innovative e cambiano con il passare del tempo. Il phishing è per l’appunto un insieme di tecniche attuate per prelevare dati sensibili, (qualora non lo sapeste il phishing è una truffa per mezzo della quale gli hacker inviano delle e-mail o dei messaggi WhatsApp alle persone, chiedendo informazioni riservate, sfruttando indirizzi di posta elettronica che sono identici a quelli di banche, di società finanziarie ed enti del Governo).

Ma il phishing non è l’unico metodo che i truffatori sfruttano per raggirare le persone. Al momento è di moda la truffa che prende di mira soprattutto le persone che vendono prodotti online, con l’obiettivo di ottenere il numero della carta PostePay, in modo da poterla utilizzare, in modo fraudolento, per effettuare acquisti online a danno del proprietario.

Come funziona la truffa della PostePay

La truffa parte da quando un utente mette in vendita un prodotto su una piattaforma e-commerce o su un sito di aste. Il venditore quasi certamente riceverà una mail da parte del truffatore che si mostra molto interessato all’acquisto dell’oggetto in vendita. La puzza di truffa inizia a sentirsi quando l’acquirente comunica l’indirizzo dove spedire l’oggetto: la Costa d’Avorio, la Nigeria o un altro paese africano.

Il compratore, però, si mostra decisamente interessato ad acquistare l’oggetto ed è disposto anche a pagare un supplemento per le spedizioni internazionali, che sappiamo essere abbastanza costose. Ma chiede il numero della PostePay e della carta d’identità per poter completare il pagamento. Ed è qui che la truffa sprigiona il suo potenziale offensivo. L’obiettivo del truffatore è proprio quello di entrare in possesso del numero di carta di credito e dei dati personali dell’utente, molto golosa è la carta di credito, in modo da poterli utilizzare per gli acquisti online. Ma la truffa non termina qui. Infatti i truffatori non si accontentano dei dati della carta PostePay, ma sono alla ricerca anche di soldi.

Qualche giorno dopo la prima truffa, il venditore riceverà delle e-mail della banca del compratore/truffatore che invita a inviare dei soldi extra per sbloccare il pagamento. In realtà il messaggio viene inviato dallo stesso acquirente per rubare altre soldi al povero utente che a questo punto sarà truffato per ben due volte.

Come sapere se ci stanno truffando 

Non è molto difficile capire se ci stanno truffando: se avete messo in vendita un oggetto che ha scarso valore, dovreste insospettirvi se lo volesse aquistare una persona che vive in un paese africano? Ma sopratutto, non inviate mai i vostri dati personali a una persona che non si conosce, a maggior ragione se si tratta del numero della propria carta di credito, sappiate che nemmeno le banche o le forze dell’ordine potranno mai chiedervi questi dati via mail.

Quindi fate attenzione alla truffa online che prende di mira la vostra cara PostePay

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