Come vengono spesi i nostri soldi : Soldipubblici.gov.it

di | 22 Dicembre 2014

È online da pochissimo, ma è già preda di curiosità di mezza Italia: è il sito soldipubblici.gov.it il sito del governo che ha l’obiettivo di rendere trasparente su come vengono utilizzati i soldi di noi contribuenti. Ad annunciare la pubblicazione dell’interessante sito web è stato lo stesso Matteo Renzi.

Soldipubblici.gov.it

Navigando sul portale scopriamo ad esempio che i pagamenti di tutti i Comuni, per il solo mese di novembre 2014 ammontano a oltre 6 miliardi di euro, 101 euro pro capite, mentre quasi 7 miliardi sono quelli spesi dalle Regioni. In totale, i pagamenti di Regioni, Comuni e Province – sempre per il mese di novembre 2014 – sono di ben 23 miliardi e mezzo di euro.

SOLDIPUBBLICI.GOV.IT, COME FUNZIONA IL SITO:

Il sito, mette online “tutto l’elenco delle spese pubbliche, pertanto ognuno potrà verificare quanto costa un’opera pubblica, o un dirigente”. Un passo avanti verso la trasparenza della gestione pubblica.

Per adesso è una prima versione del portale, con cui accediamo ai dati dei pagamenti delle Regioni, delle aziende sanitarie regionali, delle Province e dei Comuni, con aggiornamento mensile e al mese precedente. I dati vengono dal sistema ‘SIOPE’, frutto di una collaborazione tra Banca d’Italia e Ragioneria Generale dello Stato, che aggrega i pagamenti giornalieri delle diverse P.A. per mezzo di circa 250 codifiche gestionali disponibili su www.siope.tesoro.it.

Il dettaglio di spesa, con il tasto “+” si può aggiungere a un’area di selezione e, per ciascuna di esse, si hanno informazioni utili ad analizzare il dato nel suo dettaglio.

I prossimi sviluppi del portale , riguarderanno la possibilità di effettuare il download dei dati che comunque, già oggi, si possono scaricare dalla piattaforma SIOPE. Inoltre dal 31 marzo 2015 tutti i fornitori di PA locali dovranno inviare fatture elettroniche, pertanto sarà possibile incrociare i dati di SIOPE con quelli delle fatture (che contengono, tra le altre cose, il dettaglio dei beni e delle quantità).

Uno sforzo, anche questo pagato da noi, che risulta apprezzabile, almeno per la trasparenza tanto richiesta da noi contribuenti.

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