Whatsapp: introduce la doppia spunta blu per la conferma di lettura dei messaggi
Quello che molti attendevano, alla fine è stato introdotto come aggiornamento sul famosissimo sistema di messaggistica istantanea . Su Whatsapp potremo finalmente sapere se il destinatario ha letto il messaggio che gli abbiamo inviato.
Si era parlato di una “terza spunta” nei messaggi di chat, un’ipotesi poi non portata a compimenti, ma che è stata opportunamente sostituita con una doppia spunta azzurra, che indica l’avvenuta ricezione del messaggio.
Ma non è tutto: toccando il messaggio, potremo accedere alle “info” e vedere anche a che ora è stato consegnato il messaggio e a che ora è stato letto dal destinatario.
Molti di voi non lo sapevano, anche perché il servizio non è stato pubblicizzato in ufficialmente da Whatsapp ma era sicuro che gli utenti se ne accorgessero (anche se inizialmente la doppia spunta azzurra non è stata resa disponibile per tutti gli utenti).
“Non avevo letto il tuo messaggio”. Sarà una scusa che gli utenti di WhatsApp da oggi 6 novembre non potranno più raccontare. Questo è come WhatsApp ha deciso di festeggiare il suo quinto compleanno. Con la nuova funzione, infatti, le due spunte grigie che attualmente appaiono al fianco di ogni messaggio a indicare che è arrivato sul dispositivo del destinatario (una sola indica che è stato spedito al server), si coloreranno di blu per indicare che il messaggio è stato anche aperto e letto.
Sotto il profilo della privacy crediamo che possa essere una novità che non sarà gradita a tutti. Sul web ci sono le prime lamentele in tema di privacy. Molti stanno già pensando a come risolvere il problema, cioè come leggere il messaggio sulla home dello smartphone, senza farsi tracciare dalla nuova doppia spunta blu.
Quella che sembra essere la questione principale è l’impossibilità, almeno per adesso, di disattivare la funzionalità così come si può fare, ad esempio, per l’opzione “ultimo accesso” che comunica ad altri utenti quando ci siamo collegati l’ultima volta alla chat. Non resta che aspettare cosa farù Facebook, proprietaria di Whatsapp, che farà tesoro delle proteste.