Sito non sicuro cosa significa ?

di | 9 Febbraio 2018

Sito non sicuro su Chrome cosa vuol dire ? Presto sarà quasi “obbligatorio” il passaggio al protocollo HTTPS, infatti i siti che non saranno HTTPS saranno penalizzati dai motori di ricerca, e quindi anche sul S.E.O., scopri cosa succede ai siti che non avranno il protocollo di sicurezza HTTPS

Se Chrome vi dice che siete su un sito non sicuro, in realtà è sicuro, però non rispetta i massimi standard di sicurezza soprattutto per quanto riguarda le transazioni economiche, in particolare i pagamenti a mezzo carta di credito attraverso il sito in questione, il messaggio compare per accelerare ancora di più il passaggio al protocollo HTTPS, da luglio 2018 Chrome etichetterà come “non sicuri” tutti i siti che ancora utilizzano il protocollo HTTP

Da alcune settimana abbiamo notato che Google sta attuando una vera e propria campagna digitale per incrementare il livello di sicurezza online, soprattutto delle transazioni commerciali e pagamenti a mezzo carta di credito. In particolare, Google si è impegnata per promuovere l’adozione del protocollo HTTPS, che si basa sulla crittografia per offrire all’utente un livello di sicurezza più elevato mentre si naviga e si effettuano transazioni economiche online.

Il protocollo HTTPS (che significa HyperText Transfer Protocol Secureha il compito di proteggere lo scambio di dati tra un utente del sito web e il server che ospita il sito stesso che l’utente vuole consultare. Come già detto, la protezione e la sicurezza della navigazione sarà merito dell’uso protocolli crittografici che, rendendo “illeggibili” le informazioni scambiate tra server e utente, bloccano qualunque tentativo di attacco man in the middle.

C’è da dire che fino a poco tempo fa l’HTTPS era il protocollo prediletto solo per lo scambio di informazioni sensibili (pagamenti online con carta di credito, registrazione utente e successivo login, acquisti e così via), oggi però è ritenuto un elemento basilare per proteggere l’utente durante la navigazione online, a prescindere dalla tipologia del sito che si sta visitando.

 Ecco come Google vuole favorire l’adozione del protocollo HTTPS

Ricordiamo già un tentativo di Google, nel lontano 2016, di spingere web master e gestori di siti in genere a sposare il protocollo HTTPS per uno standard di sicurezza elevato. Al momento sappiamo che Google sembra abbia cambiato il suo famoso algoritmo di ricerca per “favorire” i portali ed i siti web in genere che sfruttano il protocollo HTTPS, così da invogliare al passaggio dal protocollo meno sicuro a quello più sicuro per l’utente. A quanto pare, buona parte dei webmaster ha messo mano alla struttura del sito tanto che trascorso appena un anno, oltre il 50% del traffico web vedeva protagonisti siti web e e-commerce protetti da protocollo HTTPS. Questo successo però non accontenta Google che adesso punta a spaventare i proprietari di siti di ogni tipologia, spingendoli ad innalzare la soglia di sicurezza da offrire ai loro utenti, quindi possiamo affermare con certezza, che al momento il passaggio ad un protocollo HTTPS è un fattore S.e.o., cioè aiuta notevolmente il vostro sito ad essere nelle prime posizioni dei motori di ricerca.

Cosa vuol dire “Sito non sicuro” su Chrome

                                                                                                                                          Fonte foto: Google

In questo cambiamento, oseremmo dire epocale, Chrome il grandioso browser web di Google utilizzato da circa il 60% degli utenti di tutto il pianeta, avrà un ruolo fondamentale. Comunque sia, a prescindere dal browser che si andrà ad utilizzare, un sito con HTTPS è identificato da un lucchetto chiuso di colore verde posizionato in alto a sinistra nella barra degli indirizzi (il campo dove digitiamo o incolliamo un indirizzo URL del sito che vogliamo visitare).

Dal prossimo luglio 2018 Chrome mostrerà una nuova etichetta, più evidente e  che indicherà come non sicuro il sito web che non fa uso del protocollo che offre maggior sicurezza all’utente, ossia quello HTTPS. In questo modo Google metterà un po’ di ansia agli utenti che stanno per accedere al sito web “non sicuro”, invitandoli a fare attenzione al tipo di dati e informazioni personali che quel sito richiede.

E voi, avete già aggiornato il vostro sito web al protocollo HTTPS, occhio che poi sarete penalizzati sotto l’aspetto S.E.O.

 

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