Clamoroso ! Wikileaks rivela che la Cia spia tutti noi

di | 7 Marzo 2017

Wikileaks pubblica ben 8.761 file riservati sulla Cia: spiati telefoni e pc ma anche le smart TV violate per carpire tutti i nostri segreti. Una delle centrali operative è a Francoforte. Tutti noi siamo a rischio

Torna alla ribalta Wikileaks per la precisione quello che il famosissimo sito web di Julian Assange ha scoperto sul massiccio sistema di spionaggio messo in atto dagli statunitensi.

Questa volta al centro della scena finiscono 8.761 file. Una quantità spropositata di dati su una divisione della Cia, coinvolta nello sviluppo di software e hardware per portare avanti campagne di spionaggio su larga scala. Metodi, ovviamente segretissimi, capaci di violare la nostra privacy in ogni momento.

Come riporta Repubblica, che ha visionato questi file in esclusiva e in anteprima, questo scandalo potrebbe generare una nuova crisi nella C.I.A. Oltretutto sembra proprio che questi file, appena pubblicati, siano solo una minima parte del materiale compromettente, che deve comunque ancora essere analizzato con attenzione dagli analisti informatici.

Secondo Wikileaks potrebbe trattarsi della “maggiore fuga di dati riservati della storia”. Questo progetto chiamato ‘Vault 7’ e il primo gruppo di documenti pubblicato oggi, intitolato “Anno zero“, porta alla ribalta i sistemi di hacking della Cia, con programmi malevoli e armi informatiche utilizzate dall’agenzia di spionaggio statunitense.

Da una prima verifica dei documenti, emergono anche dei riferimenti alla nostra nazione, infatti la Cia si è interessata ad Hacking Team, l’azienda milanese di cybersecurity che nel 2015 subì un attacco hacker: “I dati pubblicati su internet – scrive la Cia – includono qualsiasi cosa uno possa immaginare che un’azienda abbia nelle proprie infrastrutture nell’interesse di apprendere da essi e di usare (questo) lavoro già esistente, si è deciso di analizzare alcune porzioni di dati pubblicati”.

Tra i dati sensibili ci sarebbero anche quelli che riguardano i tecnici della Cia, con tanto di nomi e cognomi (non pubblicati da Wikileaks). Come dicevamo, il portale di Assange ha pubblicato online solo una minima parte di questo gigantesco database, ed ha anche lasciato intendere che, per adesso, non diffonderà le cyber armi in possesso della C.I.A.

Questo fino a quando “non emergerà un consenso sulla natura tecnica e politica di questo programma e su come questi armamenti vanno analizzati, resi innocui e pubblicati” . Le motivazioni della scelta: “Ogni singola arma cibernetica che finisce in circolazione si può diffondere nel mondo nel giro di pochi secondi per finire usata da stati rivali, cyber mafie come anche hacker teenager”.

Ma quali cyber armi saranno? Molti dicono potrebbe trattarsi di un vero e proprio arsenale di malware, cavalli di troia, virus e decine di falle nei software, e sistemi operativi sia per PC, che per smartphone che consentirebbero di spiare decine di prodotti, come iPhone di Apple, Android di Google, Windows di Microsoft e smart TV Samsung, che possono trasformarsi in microfoni che registrano a nostra insaputa.

Tutti gli strumenti degli spioni, possono essere usati per vari scopi, anche nobili come la lotta contro il terrorismo. Ma WikiLeaks è convinta che la Cia abbia costituito un gruppo autonomo che lavora sull’attività hacker senza dover rispondere alla NSA, l’agenzia dello scandalo intercettazioni di alcuni anni fa. I file pubblicati da Wikileaks dimostrano che in Europa la centrale operativa è il Centro ingegneristico di Cyber Intelligence Europe (Ccie), a Francoforte (Germania), in una base militare Usa.

Questo centro spierebbe molte nazioni europee, ma anche del Nord Africa e Medio Oriente.

WikiLeaks mette in guardia dai pericoli che possono derivare da questa situazione: “La diffusione incontrollata di questi strumenti, che scaturisce dalla difficoltà di arginarle e contemporaneamente dal loro grande valore di mercato, è paragonabile al commercio internazionale di armamenti”.

Cosa possiamo consigliarvi ? Di certo non possiamo controbattere i potentissimi mezzi della C.I.A., però possiamo consigliarvi di non installare App che non siano acquistare o scaricate dagli store ufficiali, di non scaricare virus aprendo le mail in modo sprovveduto, non sappiamo se queste misure possano bastare, ma è meglio rendere la vita difficile agli spioni.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.