Prodotti elettronici che rispettano maggiormente l’ambiente, la guida di Greenpeace.

di | 25 Gennaio 2010

La prima Eco-guida di Greenpeace fù  pubblicata nel lontano 2006 e consisteva in una lista dei maggior produttori di elettronica di consumo.

Oggi ci troviamo alla quattordicesima edizione e la guida “verde” include 18 grandi produttori internazionali di personal computer, cellulari, TV e Consolle, messi in classifica a seconda delle loro politiche di sostituzione delle sostanze pericolose e ritiro/riciclaggio dei beni a fine ciclo vitale.

L’Eco Guida viene  aggiornata ogni tre mesi, e l’ultima risale allo scorso Dicembre 2009.

L ‘obiettivo è quello di sensibilizzare il settore hi tech in direzione di produzioni più sicure e di responsabilizzare il singolo produttore e creare cosi un circolo di “pressioni” trai i produttori che li spinga ad un miglioramento continuo.

Gli obbiettivi più importanti sono quelli di eliminare le sostanze pericolose dai prodotti elettronici di largo impiego, come i ritardanti di fiamma bromurati, la plastica in PVC, tutti gli ftalati, il berillio e molto altro.

Vediamo innanzitutto una descrizione dei principali composti chimici da eliminare assolutamente:

  • Plastica in PVC : Il cloruro di polivinile (PVC) è un materiale plastico,  non tossico, che crea però dei rischi sanitari e ambientali durante tutto il suo ciclo di vita (fabbricazione, uso e smaltimento) come il rilascio diossine,composti molto tossici, ed il rilascio di gas altamente corrosivo come l‘acido cloridrico.
  • Ftalati : sostanze ammorbidenti e fanno parte degli additivi contenuti nella plastica in PVC.  Il rilascio di questi additivi dai giocattoli in PVC, è stato segnalato come un potenziale rischio per la salute dei bambini.
  • Ritardanti di fiamma bromurati : composti ignifughi usati per evitare, o ritardare, il propagarsi di fiamme in caso di incendio. Sostanza quindi utile per la sicurezza dei nostri prodotti ma alcuni composti di essi sono stati identificati come altamente tossici.
  • Infine ci sono i metalli come il piombo, cadmio, cromo, berillio, antimonio, che sono utili alla vita in piccole concentrazioni,  ma diventano tossici a concentrazione di poco superiori a quelle a cui sono benefici.

Dopo questa breve disamina, necessaria per capire meglio l’utilità di questa campagna, veniamo ai risultati.

Greenpeace spiega che  le aziende dovrebbero sostenere una nuova versione della direttiva RoHS dell‘Unione europea (Restriction of Hazardous Substances in elettronica). La nuova direttiva  dovrebbe porre il divieto di alcuni ritardanti di fiamma bromurati (BFR), ritardanti di fiamma clorurati (CFRs), vinile e plastica in PVC utilizzati nella fabbricazione dei prodotti elettronici.

Ecco i risultati :

NOKIA (7,3/10): resta in testa con un buon punteggio sulla riduzione di sostanze tossiche, ma perde posizioni sul versante energia.
SONY ERICSSON (6,9/10): avanza con punteggi al massimo per l’eliminazione di sostanze tossiche, ma è ancora inefficiente sul riciclo dei prodotti a fine vita.
TOSHIBA (5,3/10): discreto punteggio per l’eliminazione di sostanze tossiche ma deve rispettare gli impegni per la loro eliminazione entro marzo 2010.
PHILIPS (5,3/10): non si è impegnata per norme a favore dell’eliminazione di sostanze pericolose nei prodotti elettronici.
APPLE (5,1/10): migliora costantemente, con i migliori punteggi per l’eliminazione di sostanze tossiche e per i criteri sulla gestione dei rifiuti elettronici.
LG ELECTRONICS (6,1/10 – 1 = 5,1/10): il punteggio di LG migliora ma è penalizzata per aver posticipato la data della promessa eliminazione di sostanze tossiche.
SONY (5,1/10): un buon punteggio generale, il migliore in assoluto per l’energia, ma deve impegnarsi sul fronte dell’eliminazione di sostanze pericolose nei prodotti elettronici.
MOTOROLA (5,1/10): punteggio lievemente ridotto per il mancato impegno per norme a favore dell’eliminazione di sostanze pericolose nei prodotti elettronici.
SAMSUNG (6,1/10 – 1 = 5,1/10): forte arretramento a causa della penalizzazione dovuta al ritardo nel rispettare gli impegni per l’eliminazione di sostanze pericolose.
PANASONIC (4,9/10): punteggio stabile, buono per l’energia ma basso sui rifiuti elettronici e il loro riciclaggio.
HP (4,7/10): migliora la sua posizione per un deciso sostegno a favore della riduzione delle emissioni di gas serra, ma deve impegnarsi a favore dell’eliminazione di sostanze pericolose nei prodotti elettronici.
ACER (4,5/10): punteggio invariato ma sale di una posizione, grazie anche all’impegno per norme a favore dell’eliminazione di sostanze pericolose nei prodotti elettronici.
SHARP (4,5/10): perde posizioni per le scarse informazioni fornite sull’eliminazione di sostanze tossiche e per non impegnarsi per norme a favore dell’eliminazione di sostanze pericolose nei prodotti elettronici.
DELL (4,9/10 – 1 = 3,9/10): punteggio ridotto per i criteri energetici e penalità di un punto perché ha posticipato al 2011 l’eliminazione di sostanze tossiche.
FUJITSU (3,5/10): migliora il punteggio per il sostegno a favore della riduzione delle emissioni di gas serra e per aver tagliato le proprie emissioni.
LENOVO (3,5/10 – 1 = 2,5/10): punteggio stabile ma penalizzato di un punto per aver rinviato a data non definita l’eliminazione di sostanze tossiche.
MICROSOFT (2,4/10): punteggio ridotto, non si impegna per norme a favore dell’eliminazione di sostanze pericolose nei prodotti elettronici.
NINTENDO (1,4/10): resta all’ultimo posto, con punteggio invariato.

Clamoroso, Microsoft è scesa per non aver dimostrato il pieno supporto alla nuova direttiva RoHS ma la società ha fatto segnare diversi punti per la gestione nelle risorse rinnovabili utilizzate per il 24 per cento nella produzione di energia elettrica e per l’impegno di eliminare PVC, BFR e ftalati dal proprio hardware entro la fine del 2010.

Nintendo ha iniziato a divulgare le proprie emissioni, ma non è riuscita a ridurli,  aggiunge Greenpeace.

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